L'otto settembre 1943 è data importante per la storia e per la psiche nazionale, ma per Sergio Picci fu anche il giorno del tredicesimo compleanno. Si trovava nella rocca di Forlimpopoli, dove viveva sia la nonna, sia la zia, sarta. E mentre la radio annunciava l'armistizio, osservò la smodata reazione di una cliente, probabilmente ricca - il vestito era di rarissima seta - e altrettanto antifascista.
Sergio menziona poi Edera, molto repubblicana signora, che ebbe modo di aiutare un giovanissimo e poverissimo Benito Mussolini studente "all'Istituto" - magistrale - di Forlimpopoli. E che poi, durante gli anni del regime, pare che venisse lasciata in pace malgrado la sua vistosa professione di fede politica, verde, come l'edera, e repubblicana.
La bottiglia è di grappa.
PS. La signora Edera si chiamava in realtà Irene, si corregge Sergio. Irene Artusi. Ma con tutte quelle edere che dipingeva, la vogliamo ricordare così.
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